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autore
brano
 
Cicerone
Difesa di Archia, 27
 
originale
 
[27] Decimus quidem Brutus, summus vir et imperator, Acci, amicissimi sui, carminibus templorum ac monumentorum aditus exornavit suorum. iam vero ille, qui cum Aetolis Ennio comite bellavit, Fulvius, non dubitavit Martis manubias Musis consecrare. Qua re in qua urbe imperatores prope armati poetarum nomen et Musarum delubra coluerunt, in ea non debent togati iudices a Musarum honore et a poetarum salute abhorrere.
 
traduzione
 
27 Anche Decimo Bruto, grandissimo uomo e generale, si serv? dei versi del suo caro amico Accio per fregiare gli ingressi dei templi e dei monumenti da lui fatti costruire. E quel famoso comandante che combatt? assieme a Ennio contro gli Etoli, Fulvio intendo dire, senza esitare consacr? il bottino di guerra alle Muse. Perci?, nella citt? dove i generali ancora in armi onorarono il nome dei poeti e i templi delle Muse, i giudici togati non dovrebbero rifiutarsi di onorare le dee della poesia e difendere i poeti.
 

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